di don Antonio Pedaci**
L’anno associativo 2019/2020 sarà guidato dal Vangelo di Marco, un testo scritto per i Giudeo cristiani, persone che hanno fatto l’esperienza del Risorto.
Erano credenti che conoscevano l’Antico Testamento e di questo l’evangelista tiene conto e non ha bisogno si soffermarsi tanto nello specifico. A lui interessa raccogliere e comunicare i fatti, gli eventi, i gesti, le parole di Gesù con straordinaria efficacia e altrettanta concretezza. Egli sa che l’uomo è afflitto da tanti limiti ed è schiacciato dal peccato, anche gli apostoli non sono immuni a questa realtà, ma l’azione del Signore e la sua morte e Risurrezione consente a tutti di risollevarsi da questa condizione disumana attraverso e con la Chiesa, realtà carismatica sviluppatasi per grazia dello Spirito Santo.
Le linee guida dell’anno pastorale del nostro Vescovo Mauro per le Diocesi di Tivoli e Palestrina, attraverso l’icona biblica della Prima Lettera di Pietro, possono consentirci attraverso la riflessione e le nostre azioni pastorali di continuare l’opera dell’Evangelista Matteo, costruendo un racconto di Futuro nelle nostre Chiese. È possibile cioè con la nostra vita e il nostro operato scrivere una pagina di storia della Chiesa in continuazione con l’opera dei Vangeli.
Il Vescovo ci invita ad uscire dai retaggi culturali del passato e dalle abitudini che ci paralizzano la nostra azione evangelizzatrice; per fare questo è importante una conversione pastorale che possiamo così declinare in queste linee:
- Rinnovamento missionario e itinerante delle comunità cristiane
- Recuperare l’intimità con Gesù; si cammina con Cristo e con la Chiesa non da soli, mai!
- Il richiamo continuo di Papa Francesco “Chiesa in uscita”, ci porta ad agire come ha fatto Gesù: andare a portare a tutti il Regno di Dio. Bisogna uscire per incontrare la gente; Il primo è stato Lui, noi possiamo solo seguire l’esempio e trarre forza per portare a Lui tanti altri fratelli e sorelle.
Non possiamo lasciare le cose come sono, ci ricorda il Vescovo, né continuare a fermarci al “si è sempre fatto così”. Bisogna rivedere i nostri Consigli direttivi, le strutture, gli stili educativi e missionari, i metodi, perché il futuro della Chiesa sarà nella mobilità, se vogliamo essere presenti domani nel dialogo con Dio, con il mondo e con i nostri fratelli e inventare per noi, per tutti nelle nostre due Diocesi nuove forme di Evangelizzazione.
La nostra associazione molto può fare in questo senso impegnandosi in prima linea per questa opera di evangelizzazione nella nostra Chiesa. E importante come comprendiamo dal Vangelo di Matteo non fermarsi alle idee, ai buoni propositi, ma sforzarsi di essere concreti, trovando come nostro stile, obiettivi metodo e mezzi, lasciando da parte l’ansia dei numeri, delle prestazioni, delle attività sterili, per riempire di Vangelo e di Cristo ogni nostra presenza. È l’esempio che parla per noi, è l’agire in forza del Regno che vale più di mille parole, è il servizio, fatto insieme e in associazione, che noi possiamo dare, che dice di noi il nostro sentirci parte integrante della Chiesa.
Cerchiamo anzitutto il Regno di Dio e il Signore ci darà tutto ciò che è necessario per portare avanti la nostra missione, che ha sempre una dimensione ecclesiale e comunitaria.
La nostra Associazione Tiburtina in questo anno associativo che ci apprestiamo a vivere, sarà caratterizzata dal rinnovo della presidenza e del consiglio diocesano; anche le nostre associazioni parrocchiali saranno impegnate a rinnovare questi servizi. Questo appuntamento è l’occasione buona per attuare quanto il nostro Vescovo e la Chiesa tutta auspica per la nostra associazione.
Affidiamo a Maria, la Madre di Gesù, tutti i nostri sforzi, affinché siano tutti ispirati dallo Spirito Santo, per la costruzione del Regno di Dio in mezzo a noi.
**Assistente diocesano Settore Giovani e Direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile diocesano
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