Con queste frase pronunciata dal Vescovo, S.E. Mons. Mauro Parmeggiani, vogliamo iniziare il racconto dell’incontro avvenuto lo scorso 5 novembre, presso il Centro diocesano, tra il Consiglio di Ac e il nuovo Pastore.
Un momento di festa e dialogo tra il Vescovo e l’Ac affinché ci si possa conoscere e continuare il cammino insieme.
Presenti all’incontro tutti i membri del Consiglio diocesano, gli assistenti e invitati per l’occasione l’Assistente uscente, don Andrea Massalongo e gli ultimi tre presidenti diocesani che hanno ricostruito gli ultimi 12 anni di storia dell’Ac diocesana.
Dopo un breve e significativo saluto dell’emozionatissimo presidente, Piero Lolli, che ha ribadito la completa disponibilità dell’Ac a servizio del Vescovo e della Chiesa e aver dato un po’ di numeri per quantificare la presenza dell’associazione sul territorio (676 aderenti, 260 ragazzi, 155 giovani, 261 adulti, in 14 associazioni parrocchiali, ndr) il Vescovo ha condiviso con i presenti alcune riflessioni.
Innanzitutto ha tenuto a ringraziare don Andrea Massalongo , assistente unitario uscente, per il lavoro svolto durante il suo mandato e a salutare con affetto don Andrea Pasquali, assistente unitario, dell’Acr e del Settore Giovani e Padre Vincenzo Battaglia, assistente del Settore Adulti; ha così subito evidenziato l’importanza della presenza dei sacerdoti all’interno dell’Associazione che a tutti gli effetti rappresentano la figura del Vescovo.
Ha proseguito ricordando con passione gli anni spesi a servizio dell’Ac di Reggio Emilia, suo primo incarico pastorale a “tempo pieno” specificando soprattutto il suo “primo amore” a servizio del Settore Giovani.
La sua riflessione sull’Ac ha trovato il suo culmine nella lettura dell’articolo 1 dello statuto nazionale ribadendo la “forma comunitaria ed organica” con cui l’Ac opera e si caratterizza; a così sottolineato l’importanza soprattutto oggigiorno del segno dell’Adesione, momento associativo che ci ricorda che collaboriamo e lavoriamo per la Chiesa “insieme”.
Il vostro programma è la Chiesa diocesana, quindi non voglio sentirvi solo vicini, vi voglio sentire nella diocesi. Siete la mia Ac! Conto molto sulla vostra organicità, chi sta nell’Ac, sta con il Vescovo.
Con queste parole S.E. ha incoraggiato l’operato dell’associazione invitando a continuare il lavoro di collaborazione con gli uffici pastorali della curia (pastorale familiare, giovanile etc.) mantenendo la propria identità di associazione laicale.
Proprio su questa linea ha lanciato la prima indicazione: riscoprire attraverso la lettura e lo studio dello statuto la vera identità dell’Ac, identità che si può riassumere nelle tre parole chiave che la hanno sempre animata: preghiera, azione e sacrificio: rimanere ancorati alla preghiera come incontro con Dio per essere formati e rendere ragione della fede attraverso un continuo stato di missione nei luoghi del quotidiano.
Il Vescovo ha poi sottolineato attraverso alcune parole le priorità per l’Ac:
-“Esserci”: L’Ac deve essere presente dove c’è bisogno per non perdere mai l’occasione. Impiantare l’associazione in una realtà significa impiantare la Chiesa. La priorità dell’Ac sia quella di fare incontrare Cristo alla gente.
– “Osare”: non avere paura di farsi conoscere, mantenendo quell’attenzione alla persona tipica dell’Ac e accogliendo l’esortazione del Santo Padre Benedetto XVI sull’emergenza educativa.
Due parole sono state spese anche per l’esperienza estiva dei campiscuola diocesani. S.E. sostiene e benedice questo importante momento formativo e di condivisione rendendosi disponibile alla partecipazione a questi affinché i partecipanti e le famiglie sentano vicina la figura del Pastore e della Chiesa.
La serata si è poi conclusa con i saluti di don Andrea Pasquali che ha donato a nome dell’Ac un icona di Maria Vergine al Vescovo e dalla visione di un filmato prodotto dai bambini dell’Acr, che a loro modo hanno voluto salutare il nuovo Pastore.
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