Cenni storici
Le origini dell’Azione Cattolica Italiana risalgono al 1867, quando Mario Fani, che a Viterbo aveva fondato il Circolo S. Rosa, e Giovanni Acquaderni, attivo a Bologna, si incontrano per dare vita alla Società della Gioventù Cattolica.
L’associazione, riconosciuta da Pio IX l’anno successivo, si diffonde rapidamente e capillarmente in tutto il Paese attorno ai motivi ispiratori che verranno condensati nel trinomio «preghiera, azione, sacrificio». La Società della Gioventù Cattolica diviene parte integrante dell’Opera dei Congressi, costituita nel 1874 per riunire «i cattolici e le associazioni cattoliche d’Italia», come organismo di coordinamento e di promozione dell’associazionismo cattolico, che darà notevole impulso al radicamento sul territorio di realtà religiose, economiche e sociali fino al 1904.
La distinzione più limpida tra i diversi campi di attività porta alla fondazione, nella prima parte del ‘900, dell’Unione Donne di Azione Cattolica, della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, alle quali si aggiunge, dopo la ristrutturazione sollecitata da Pio XI nel 1923, l’Unione Uomini di Azione Cattolica.
Negli anni tra le due guerre mondiali, in un contesto di difficoltà con il regime fascista acuito dallo scioglimento di diversi circoli nel 1931, l’Azione Cattolica acquisisce una dimensione di massa attorno ad una proposta formativa incentrata sul primato dell’apostolato, secondo il modello felicemente sperimentato dai rami giovanili guidati da e Luigi Gedda.
Dopo la prova della guerra, nella quale l’associazione si spende su vari fronti, l’AC conosce un deciso accanto ai “rami”, nascono molteplici organismi specializzati con il compito di aiutare gli aderenti ad affrontare con maggiore competenza i diversi aspetti della società pluralista, conoscendo anche un nuovo terreno di impegno nella politica attraverso i comitati civici.
Con il Vaticano II, l’AC, che nel 1969 fa proprio lo spirito conciliare con il nuovo Statuto promosso da Vittorio Bachelet, ritrova le radici più autentiche della propria vocazione nella scelta religiosa, attraverso la quale definisce il servizio di animazione della missione della Chiesa.
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